Murakami Haruki: la danza dell’’Universo tra postmoderno e globalizzazione


Flavia De Lucis

Il soprannaturale, la sfiducia nella razionalità superiore, il dilemma tra conoscere e capire, la resistenza dell’amore e l’annichilimento del suicidio, la magia del plenilunio che sopravvive all’impero dei marchi pubblicitari, la musica che si insinua, affascinante, nei brevi spazi ancora concessi al silenzio: tutto questo è Murakami Haruki, una scrittura facile che all’improvviso si impenna in una (profonda? o solo furba?) citazione di Hegel (ma può essere anche Bergson). Tutto questo, ma anche altro, a rendere sempre più difficile la risposta al quesito: si tratta solo di un furbo che si muove bene nella modernità? O è uno scrittore sensibile e libero che ci affascina per la sincerità? In ogni caso non si possono ignorare i numeri: i suoi libri, tradotti in circa cinquanta paesi del mondo, sono già stati venduti in milioni di copie.