Reggiana, nata da famiglia antifascista, attivista, si interessa sin da giovanissima alle vicissitudini del continente africano in lotta contro il colonialismo. Accanto al marito Giuseppe Soncini, diventa poi parte integrante e uno dei motori della rete di solidarietà internazionale promossa da Reggio Emilia, ritagliandosi un ruolo autonomo in qualità di traduttrice, militante appassionata della causa dell’indipendenza dei paesi africani e del movimento anti-apartheid, amica personale di tanti/e protagonisti/e di quella stagione di lotta per la libertà e i diritti che infiammò il continente africano nell’ultimo quarto del secolo breve.