Vladimir Nabokov, l’incantatore


Federico Bertoni 

L’incontro è dedicato Vladimir Nabokov, scrittore inclassificabile ed “extraterritoriale”, che lascia la Russia dopo la Rivoluzione d’Ottobre per iniziare una lunga vita di esilio, durante la quale ci consegna una straordinaria opera bilingue: metà in russo e metà in inglese. Scrittore complesso e sofisticato, Nabokov è un giocoliere del linguaggio che tuttavia racconta storie di passione, perdita, nostalgia, eroismo, disperazione, follia, storie che provocano nel lettore quel “brivido alla spina dorsale” di cui parla lui stesso agli studenti americani, negli anni in cui tiene corsi universitari sui capolavori della letteratura europea. Dopo una presentazione generale dello scrittore, il discorso si concentrerà sul suo romanzo più celebre ma anche più frainteso, Lolita, un libro ancora oggi provocatorio e sconvolgente non tanto per i contenuti “scandalosi”, quanto per la maestria formale con cui è costruito. Come diceva lo stesso Nabokov, «ciò che salva un’opera di narrativa dai bachi e dalla ruggine non è la sua importanza sociale ma la sua arte, soltanto l’arte».