Un viaggio alla fine dell’umano


Alberto Bertoni 

Fra i testi capitali del Modernismo occidentale, Voyage au bout de la nuit (Viaggio al termine della notte) dello scrittore francese Louis-Ferdinand Céline (1894-1961) venne pubblicato in prima edizione nel 1932 – e in Italia l’anno successivo. Contraddistinto da una scrittura scintillante, punteggiata di modi di dire tratti direttamente dal parlato popolare e aperta alla gamma più ampia di voci e di registri stilistici, il romanzo descrive come pochissimi altri la crisi dell’uomo occidentale a cavallo delle due guerre, nell’epoca terribile dei totalitarismi. Tragico e sarcastico insieme, iperrealistico e visionario, il Viaggio intrapreso da Céline conduce agli ìnferi e agli incubi di una storia che riguarda tutti noi, fra ipertrofie autobiografiche dell’io e conseguenti condanne alla polverizzazione dei soggetti umani in una condizione massificata.