Un’opera-mondo in prima persona: la “Ricerca” di Proust nella storia del romanzo


Mariolina Bertini

Alla ricerca del tempo perduto coniuga due caratteristiche apparentemente inconciliabili: è un’opera enciclopedica, che offre un quadro d’insieme della società e della cultura francese alla fine del XIX  secolo, ma è anche una narrazione fortemente soggettiva, in prima persona, ancorata nell’esperienza vissuta del suo autore. Vorrei riflettere proprio su questa duplice identità della Ricerca, studiandone il rapporto con l’opera di alcuni scrittori, come Balzac e Dostoevskij, particolarmente cari a Proust.