Il lessico famigliare di Natalia Ginzburg


Angela Albanese

È impossibile scindere il mestiere di scrittrice di Natalia Ginzburg dagli altri suoi mestieri, tutti intimamente legati fra di loro: quello di saggista, di redattrice Einaudi, di traduttrice. In questa fertile intersecazione di mestieri, almeno due elementi tornano come costanti: la “vocazione all’immaginario” di Natalia, come ha scritto Cesare Garboli, un pensare denso di immagini e fortemente narrativo, e una lingua prossima al parlato, colloquiale e domestica, un “lessico famigliare” che ripercorreremo attraverso il suo più importante romanzo (premio Strega 1963) e altri scritti.