Miti senza tempo “Cantami, o Diva”


Lunedì 8 maggio 2023, ore 17.30 – Aula D1.1 Unimore, Palazzo Dossetti

Giuseppe Zanetto
L’ira di Achille

L’Iliade racconta la guerra mossa dagli Achei, guidati da Agamennone, alla città di Troia: un fatto “storico” (come l’archeologia ha chiarito al di là di ogni dubbio), ma rielaborato liberamente dai cantastorie greci. Omero, peraltro, non fa una cronaca dei dieci anni del conflitto, ma opta per una narrazione selettiva. Sceglie infatti un episodio chiave della vicenda, l’ira di Achille, e su di esso costruisce l’intero poema. Questa scelta è artisticamente felice, perché permette di concentrare l’attenzione su pochi episodi, particolarmente densi di significato; in particolare, emerge con grande forza il personaggio di Achille, assoluto protagonista del poema. L’Iliade è la sua storia, ed è la sua “tragedia”. Da vero eroe tragico, Achille si illude di poter essere arbitro del proprio destino: esasperato per le offese di Agamennone, proclama di voler tornare in patria, per vivere in pace nella casa di suo padre, rinunciando alla gloria. Ma nessuno può sottrarsi alla sorte. La morte del suo amico più caro, Patroclo, lo costringe a restare, per vendicare il compagno. Achille rientra in battaglia, affronta in duello Ettore e l’uccide, e si consegna in questo modo a una morte che il destino ha preparato per lui nel giorno stesso della sua nascita.