Io, tu, noi. Vivere con se stessi, l’altro, gli altri
Conversazione di Vittorio Lingiardi, psichiatra, psicoanalista
dialoga con l’autore Andrea Casoli
letture di Laura Pazzaglia
Un cammino alla scoperta dell’arte della convivenza. Con gli altri, ma soprattutto con se stessi
Ogni giorno ci imbattiamo in noi stessi. Non ci piacciamo, ci disapproviamo. Vogliamo cose diverse, incompatibili: l’avventura e la sicurezza, la solitudine e la compagnia, la fermezza e il patteggiamento, la parola e il silenzio. Non siamo un Sé unico, centrale e coeso, ma una pluralità di sé: il nostro funzionamento psichico è il risultato della loro convivenza, morbida o accesa, ma sempre legata all’altro. Non siamo un sistema isolato, impensabile è un io senza un tu, il tu dell’amore e di tutte le relazioni che cercano un riconoscimento reciproco: essere genitori, terapeuti, insegnanti, amici.
Ma cosa significa convivere? Il professor Lingiardi ci invita a immaginare la convivenza come l’incontro di tre livelli dell’esperienza psichica: io-tu-noi. Il mondo delle convivenze è circolare e concentrico: se non vivo con me stesso, dialogando con i molti che mi abitano, non saprò vivere con l’altro e con gli altri. E questo si ripercuoterà sulla mia vita interiore.
Con esempi dalla letteratura e dal cinema, dalle storie cliniche e dalla vita di tutti i giorni, Vittorio Lingiardi ci guiderà nelle stanze di un’anima a tre piani, mostrandoci la difficoltà e la bellezza di addentrarsi in ciò che è complesso e molteplice; di conciliare i nostri conflitti; di imparare ad amare nel ritmo delle rotture e delle riparazioni; di abitare i permeabili confini del mondo tra curiosità e paura, nostalgia e trasformazione. Partendo da due presupposti: che la psiche è una città aperta e la convivenza sociale nasce dentro di noi.
Il libro di Vittorio Lingiardi Io, tu, noi. Vivere con se stessi, l’altro, gli altri è edito da Utet, 2019