IL ROMANZO. Capolavori della letteratura italiana contemporanea


Davide Papotti

Luigi Meneghello, Libera nos a Malo

Luigi Meneghello (1922-2007) è stato docente di letteratura italiana all’Università di Reading per decenni, oltre che scrittore e saggista. La sua opera prima, Libera nos a Malo, pubblicata nel 1963 all’interno della collana “I contemporanei” dell’editore Feltrinelli di Milano, lo rivela all’attenzione dei critici e del pubblico. Meneghello definisce l’opera “romanzo”, etichetta con la quale esce editorialmente; in realtà non si tratta di un romanzo nella accezione comune del termine, in quanto presenta un flusso narrativo in prosa che assomiglia piuttosto ad una libera associazione di pensieri e di parole. Il titolo stesso è un gioco di parole, in quanto citazione dalla versione latina della preghiera del Padre nostro, ma anche riferimento al paese natale di Meneghello, Malo, per l’appunto, nel vicentino. Tutta l’opera è un “dialogo” con la realtà territoriale del paese, del quale vengono narrate storie legate ai luoghi, agli abitanti, alle vicende avvenute. Si configura dunque una sorta di “romanzo geografico”, in quanto il principio narrativo sembra sviluppare le proprie volute proprio intorno all’asse spaziale del microcosmo di Malo. Adottando un approccio di geografia letteraria, si proporrà dunque una lettura orientata al contenuto spaziale dell’opera, riflettendo sui meccanismi di definizione dell’identità territoriale e del senso di attaccamento ai luoghi.

Davide Papotti E’ docente di Geografia culturale all’Università di Parma. Si occupa di rapporti fra geografia e le arti, di immigrazione e multicultura in Italia, delle rappresentazioni paesaggistiche nell’immaginario turistico. E’ autore del volume Geografie della scrittura-Paesaggi letterari del Medio Po; (con M. Aime) L’altro e l’altrove. Antropologia, geografia e turismoFlumen. Viaggio sul Po; Locanda Tagliamento. Dieci voci raccontano il fiume.