“Il diavolo mi accarezza i capelli”: Memorie di un criminologo

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Martedì 27 ottobre alle ore 17.30 inaugurano i Martedì della LUC con due ospiti di altissimo profilo, il professor Adolfo Ceretti, uno dei maggiori criminologi italiani, ordinario di Criminologia all’Università di Milano-Bicocca e di Mediazione Reo-Vittima e Niccolò Nisivoccia, avvocato e scrittore. La conversazione prenderà spunto dal libro “Il diavolo mi accarezza i capelli. Memorie di un criminologo”, appena pubblicato dal Saggiatore. Un libro in cui Adolfo Ceretti raccoglie il “male” che ha studiato tutta la vita. Dai delitti italiani da prima pagina agli esperimenti di giustizia riparativa. Ci sono i casi più noti della cronaca nera italiana – da Erika e Omar ai satanisti di Lecco fino al killer della Uno Bianca, Alberto Savi – ma anche i protagonisti della mediazione fra vittime e carnefici del dopo apartheid in Sudafrica; ci sono i mafiosi, e i brigatisti rossi che accettano il confronto con i congiunti degli innocenti presi a bersaglio; ci si addentra nelle favelas brasiliane e nella bolgia infernale delle carceri boliviane.

Un vastissimo orizzonte, anche geografico, di esperienze sentimentali e scientifiche di uno dei criminologi che “,non solo in Italia, più si occupano di cose concrete, del cuore, dell’anima delle persone, pur senza aver mai perso l’interesse verso la costruzione di ipotesi teoriche”. Quello del professor Ceretti  è un approccio inedito alla dimensione criminale, introspettivo, che lo ha portato a contatto con i luoghi più nascosti dell’animo umano, e a domandarsi Che cosa scatena la furia omicida? Qual è l’inconscio di un criminale? Quali demoni possono esplodere nel cervello di un essere umano per renderlo un assassino furioso, un abile calcolatore? Che relazione invisibile si crea tra vittima e carnefice? Da questo approccio trae alimento anche la ricerca teorica che lo ha fatto entrare in relazione con i colleghi impegnati a livello internazionale in questa nuova branca del diritto, che è la giustizia riparativa.

Un appuntamento imperdibile con Adolfo Ceretti e Niccolò Nisivoccia che avverrà a distanza, decisione che la Libera Università Crostolo ha assunto insieme al professor Ceretti, data la situazione molto critica di questo momento. La nota positiva è che tutti gli interessati si potranno collegare AD ACCESSO APERTO a questo importante incontro, utilizzando questo link

https://centroedunova.clickmeeting.com/i-martedi-della-luc

 

Potremo dunque seguire insieme, in tanti, tantissimi, l’incontro sulla piattaforma digitale del Centro Interateneo Edunova dell’Università di Modena e Reggio Emilia che collabora con la LUC. Collegamento martedì 27 ottobre alle 17.30.

Informazioni LUC tel. 0522 452182  www.liberauniversitacrostolo.it

 

Adolfo Ceretti (1955) è Professore Ordinario di Criminologia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e docente di Mediazione reo-vittima. È Segretario Generale del Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale. Dal 2019 presta consulenza per l’International Center for Transitional Justice. Nell’ambito di questo incarico dal 2019 lavora con la Commissione per la Verità e Il Supremo Tribunale per la Pace istituiti in Colombia dopo gli Accordi di Pace del 2016. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Cosmologie violente (Raffaello Cortina, 2009; con Lorenzo Natali); Oltre la paura (Feltrinelli, 2013; con Roberto Cornelli); Il libro dell’incontro. Vittime e responsabili della lotta armata a confronto (il Saggiatore 2015, curato con Guido Bertagna e Claudia Mazzucato); Il diavolo mi accarezza i capelli. Memorie di un criminologo (il Saggiatore, 2020, con Niccolò Nisivoccia).

 

 Niccolò Nisivoccia, nato nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Avvocato e scrittore. Collabora stabilmente con varie riviste specializzate e, anche su argomenti culturali, con “Il Sole 24 Ore” e con “il manifesto”. È autore di due raccolte di frammenti poetici, Sulla fragilità e Variazioni sul vuoto (Le Farfalle, 2019 e 2020), e del saggio La fragilità del debitore (Il Sole 24 Ore, 2020) e coautore, con Adolfo Ceretti, di Il diavolo mi accarezza i capelli (il Saggiatore, 2020).