Lunedì 19 Gennaio ore 17,30 Aula Magna Unimore
Sergio Fabbrini
Disordine mondiale, nazionalismi, Europa
Con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025, nel contesto dell’aggressione russa all’Ucraina, un ordine internazionale, che era durato ottant’anni, è stato messo in discussione. Quell’ordine fu definito liberale perché basato su regole e procedure finalizzate a favorire la cooperazione e il mutuo riconoscimento tra gli stati partecipanti ai vari sistemi multilaterali. Un ordine che rifletteva la visione dell’internazionalismo liberale che si era affermata in America alla fine della Seconda guerra mondiale, il cui scopo era quello di prevenire nuovi conflitti militari, soprattutto tra le super-potenze. Trump ha deciso di liberare l’America da quell’ordine, rilanciandola come grande potenza, così favorendo le altre grandi potenze, la Cina in particolare. Da un ordine basato su regole si è passato ad un disordine basato sulla forza. Da un ordine che vincolava i nazionalismi si è passati ad un disordine che li esalta. Il nazionalismo è divenuto l’ideologia dominante nel sistema internazionale. Ma anche all’interno dell’Europa integrata. Si tratta di una sfida esistenziale per quest’ultima. A fronte dell’America First, spetta agli europei raccogliere la visione di un nuovo internazionalismo liberale.