Il colore nell’arte, nella musica e nella percezione umana

Doloris Gloria Bianchino, Martina Mazzotta, Stefano Ossicini, Michele Porzio, Paolo Repetto, Marco Ruini, Arturo Carlo Quintavalle

Corso organizzato in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani

La grande mostra “Kandinsky/Cage. Musica e Spirituale nell’Arte”, che si terrà a Palazzo Magnani dall’11 novembre 2017 al 25 febbraio 2018, ha suggerito di organizzare in parallelo un ciclo di incontri sul tema del colore.
La pittura di Kandinsky, come quella di Klee, chiude un’epoca e ne apre un’altra. Finisce l’epoca dell’arte concepita come istituzione dottrinale e inizia quella intesa come evento estetico.
All’origine della pittura regnano assolute l’emozione e l’espressività, la libertà dello spirito da cui dipendono la vita e la realtà delle forme. Nuovo secolo e nuove concezioni dell’arte e della realtà, quest’ultima considerata, osservata nella totalità dei fenomeni e non solo dal punto di vista materiale. Alle teorie sull’uso del colore Kandinsky dedicherà nel 1912 Lo spirituale nell’arte, ricco e profetico crogiolo di idee in cui sottolinea sia un “effetto fisico” del colore, superficiale e basato su sensazioni momentanee, sia un “effetto psichico” dovuto alla vibrazione spirituale attraverso cui il colore raggiunge l’anima. L’effetto psichico è determinato dalle sue qualità sensibili: il colore ha un odore, un sapore, un suono. “Signori, un po’ più di blu, per favore!”, esclamava già Franz Liszt nel 1842 ai musicisti dell’orchestra di Weimar che stava dirigendo. Numerosi gli artisti del periodo, come Klee, Marc, Delaunay, Jawlensky, Werefkin che riconoscono il colore come lo strumento più efficace per oltrepassare i limiti della percezione sensibile, dissolvendo la forma fino a renderla astratta.
Il tema del corso sarà affrontato da svariati punti di vista, da quello scientifico a quello neuroscientifico e filosofico, per soffermarsi sull’utilizzo del colore nell’arte e nella musica, in riferimento a quel complesso movimento verso l’astrazione e la visione utopica e mistica dell’arte che attraversa la cultura europea tra fine  Ottocento e primo Novecento, e che vede accomunati artisti come Kandinsky, Klee, Schoenberg, Stravinskij, Skrjabin.….e molti altri fino a Cage.

Contributo di partecipazione al corso: € 32
Iscrizioni presso la segreteria dal 2 ottobre 2017

Sede del corso: Aule e Aula Magna dell’UniMoRe in viale Allegri 9 – Reggio Emilia.
Gli ultimi 2 incontri sono aperti anche alla cittadinanza

Calendario incontri

  • 16 ottobre 2017 15:30
    Il suono del colore: Kandinsky fino al Bauhaus
  • 23 ottobre 2017 15:30
    La materia del colore: i fauves
  • 27 ottobre 2017 15:30
    Il colore come mito: Paul Klee
  • 30 ottobre 2017 15:30
    Musica e spirituale nell’arte fra Otto e Novecento
  • 3 novembre 2017 15:30
    Scienza e Colore: da Huygens e Newton al Nobel per la Fisica 2014 sulla Luce bianca
  • 6 novembre 2017 15:30
    Percezione e anima dei colori: dal vantaggio evolutivo al senso estetico
  • 13 novembre 2017 17:30
    La visione dei suoni. Con interventi musicali dal vivo
  • 14 novembre 2017 17:30
    Da Duchamp a Cage: dal figurativo all’acustico