Parole che incantano il male (le guaritrici e la segnatura).


Conversazione di Mario Ferraguti

Le guaritrici ci riportano ad un modello di cura in cui magia, religione e scienza si uniscono e si confondono per tradursi in un unico tentativo pragmatico di guarigione, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Se il male non è solo dolore ma anche “perdita d’animo”, occorre qualcuno che si incarichi di andare a recuperare quest’animo, soprattutto in modo simbolico. Occorre una figura forte, capace di chiamare a raccolta le forze dell’universo, magari proprio dall’ambiente più umile, dalla cucina. Con questa semplicità disarmante, con le formule a rima baciata capace di incantare i mali, le guaritrici fanno sì che il malato da paziente diventi protagonista della propria guarigione. Una ricerca svolta per sette anni, in particolare sull’Appennino, svela un mondo in apparenza lontano, ma assolutamente attuale, quello della cura e del rapporto col male.