La vita e il pensiero di Alexander Langer, instancabile costruttore di ponti


INCONTRI CON L’AUTORE

La vita e il pensiero di Alexander Langer, instancabile costruttore di ponti

Conversazione di Fabio Levi

Sud-tirolese nato a Vipiteno da padre ebreo e madre cattolica, vicino ai cattolici del dissenso e a don Milani nella Firenze di fine anni ’60, poi leader di Lotta continua, in seguito fondatore dei Verdi in Italia e parlamentare europeo, pacifista, Alex Langer ha intuito in profondità le esigenze quanto mai pressanti di modificare i paradigmi della nostra civiltà occidentale, cercando di coniugare, anche con la forza dell’esempio e della presenza instancabile nelle situazioni di maggiore tensione internazionale, l’opzione ambientalista e quella pacifista, come condizioni essenziali di un nuova “buona” politica. La sua vita si conclude tragicamente nel 1995 con la decisione di un suicidio sulle colline fiorentine, che lasciò in molti grande sconcerto, in parte compensato dalle parole, dagli scritti, dalle azioni, un patrimonio davvero notevole di elaborazione e di immaginazione, che rappresentano il suo prezioso lascito. Ecco perché ancora oggi, anche con il contributo della Fondazione Nazionale Langer di Bolzano, la sua figura costituisce un punto di riferimento per le politiche del futuro. Ad Alexander Langer, il Comune di Reggio Emilia ha voluto dedicare un simbolico allestimento di verde attrezzato, “Il giardino delle religioni”, presso il Parco del Diamante, che allude, anche attraverso la diversità delle varie piante presenti, alla convivenza tra le varie culture religiose del mondo.

nell’ambito del programma “Paesaggi della convivenza. Parole immagini e suoni intorno alla figura di Alex Langer”, promosso dal Comune di Reggio Emilia- Progetto Qua- Il quartiere bene comune, da Boorea, da Lup