“La profezia di Cittastella” di Guido Conti ed. Mondadori


Con l’autore dialoga Gino Ruozzi  

Novembre 1510, piove da giorni e il Po è in procinto di allagare le terre intorno alla casupola di frate Berardo, isolandola completamente, quando un cavallo ormai privo di forze si ferma davanti alla soglia portando con sé un neonato. Berardo, che vive solo e conosce tutti i segreti delle piante curative, lo accoglie e lo cresce come meglio può. Ben presto scoprirà che il piccolo Ruggero arriva dal palazzo di Cittastella, regno del duca Filippo, uomo di leggendaria cattiveria. Filippo trascorre le giornate asserragliato nel castello, tra le lusinghe di sudditi ipocriti, circondato da astrologhi, nani e giullari: di tutti ha bisogno e di tutti diffida, temendo costantemente per la propria vita. Ruggero porta su di sé una maledizione e un dono: lui solo potrà riscattare Cittastella dalle angherie del duca e dalla depravazione della corte. Sullo sfondo dell’avventura di questo ragazzo, gli scontri sanguinosi tra signorotti locali, lanzichenecchi al servizio dell’imperatore Carlo V e il papa guerriero Giulio II, mentre l’ombra della peste si allunga minacciosa.