La mente finanziaria: economia e psicologia al servizio dell’investitore


INCONTRI CON L’ECONOMIA

La mente finanziaria: economia e psicologia al servizio dell’investitore    

Conversazione di Riccardo Ferretti

Prospetti informativi, benchmark, performance dei titoli, grafici di trend sembrano strumenti razionali per scelte razionali. Ma l’investitore è veramente così freddo e razionale? Sappiamo valutare il rischio, le nostre preferenze sono stabili, ci comportiamo in modo coerente? La psicologia ci insegna che nella realtà l’investitore non è un lucido calcolatore ma un “soggetto emotivo” che non può comportarsi come quello “razionale” perché dotato di razionalità limitata: non può restare concentrato a lungo, non è in grado di utilizzare grandi quantità di informazioni, non ha capacità di memoria infinita e i suoi ricordi sono spesso distorti e colorati da euforia o rimpianto. Dunque è essenziale che chi investe allarghi le proprie conoscenze finanziarie ai processi cognitivi.