Visita all’impianto di depurazione delle acque di Mancasale


Ingegner Luca Santoprete

L’impianto di depurazione di acque reflue di Mancasale (Reggio Emila), realizzato e gestito da Iren, è attivo dal 1974 e rappresenta il primo impianto, in Emilia Romagna, per trattamento terziario avanzato delle acque reflue destinate al riuso a beneficio dell’agricoltura. Il progetto è stato concretizzato grazie ai contributi dell’Unione Europea, attraverso i programmi Life Plus Ambiente e ReQpro. Si tratta di un polo strategico per il territorio poiché, non solo migliora la qualità delle acque superficiali, ma permette il recupero e il riutilizzo delle acque reflue a beneficio dell’ambiente e delle aziende agricole limitrofe. L’area occupata dall’impianto si inserisce in un più vasto perimetro di circa 300.000m2 e, ogni anno a Mancasale vengono trattati circa 19 milioni di m3 di acqua reflua di Reggio Emilia, Albinea e Bagnolo in Piano di cui 5,5 milioni di m3 sono recuperati e destinati all’agricoltura durante il periodo estivo in cui vi è una richiesta irrigua. Il ciclo completo di trattamento richiede in media 24 ore.

Nel maggio 2018 è iniziato un progetto di rigenerazione del depuratore di Mancasale per trasformare l’impianto nel PAD, Parco Acque Depurate di Mancasale. Il progetto nasce dal coinvolgimento di Edu.Iren, la divisione del Gruppo dedicata alla declinazione della sostenibilità a 360°, e di Museum Reloaded, start-up innovativa a vocazione sociale con l’obiettivo di rigerenerare il patrimonio culturale.