Dostoevskij e il gioco d’azzardo: il giocatore che scrive “Il giocatore”?


INCONTRI TRA SCIENZA E LETTERATURA

In collaborazione con Museo di Storia della Psichiatria, nell’ambito della Settimana della salute mentale

Conversazione di Paolo Francesco Peloso

Lo scrittore Fëdor Dostoevskij (1821-1881) fu tormentato dalla passione per il gioco d’azzardo per una parte importante della sua vita, tanto da non poter mai raggiungere una situazione economica stabile. In particolare, nel 1866 una situazione debitoria drammatica lo costrinse a scrivere un racconto e consegnarlo in tempi strettissimi. Nacque così “Il giocatore”, un affresco vivacissimo ed estremamente realistico delle sale da gioco che lo scrittore frequentava durante i suoi viaggi in Europa. In quell’ambiente si muovono i protagonisti del racconto che gli offrono l’opportunità di una rappresentazione e di un’analisi acuta della dimensione emotiva e dei meccanismi psicologici del gioco, che rendono attualissimo il racconto, oggi che questo problema è tanto diffuso e gravido di conseguenze drammatiche per molti.

Museo di Storia della Psichiatria, Via G. Amendola 2 (area ex San Lazzaro)